A Moda Makers 2021 la Regione illustra il piano di lavoro per il rilancio del settore: 87 mila addetti in Emilia-Romagna
Un modello di collaborazione pubblico-privato, per creare un’occasione di confronto diretto con gli operatori del settore moda in un momento di grande cambiamento legato alla transizione digitale ed eco-sostenibile. La Regione Emilia-Romagna ha voluto essere presente a Moda Makers 2021, una delle più importanti fiere di riferimento per i produttori di abbigliamento femminile in corso a Modena Fiere, con il convegno “Affrontare le sfide per la Moda del futuro”.
L’evento, cui hanno partecipato anche la vicesindaca di Carpi Stefania Gasparini e la sindaca di San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia, fa parte di un percorso avviato il 15 luglio scorso con l’istituzione del Tavolo regionale permanente della moda, e si colloca a conclusione di una prima fase di avvio delle attività. E’ stato definito congiuntamente un perimetro di lavoro alla vigilia di una nuova fase di dialogo, in cui il ruolo del tavolo sarà quello di individuare e proporre come intervenire concretamente.
Il comparto Moda in regione oggi conta oltre 87mila addetti tra industria manufatturiera, commercio e servizi: è la terza filiera per valore dell’export, con 7,7 miliardi di euro all’anno. Il Tavolo regionale riunisce enti locali, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, sindacati, il mondo della formazione e della ricerca, Unioncamere Emilia-Romagna, Centergross Bologna, Carpi Fashion System, Fashion Research Italy, Cercal e il Clust-ER Create.
In un videomessaggio inviato ai partecipanti, il viceministro dello Sviluppo economico, Gilberto Picchetto Fratin, ha ricordato come la crisi pandemica che ha colpito profondamente il settore sia stata un’occasione per il made in Italy di diversificarsi e di affrontare nuove sfide, cogliendo i cambiamenti profondi del mercato e dei modelli di consumo orientati sempre più verso prodotti sostenibili e di qualità.
L’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla ha consegnato ai componenti del Tavolo moda e agli operatori del settore le “Linee programmatiche” che sulla base delle sollecitazioni pervenute, individuano gli ambiti prioritari da sviluppare come: economia circolare, sostenibilità e tracciabilità; digitalizzazione e nuove tecnologie; competenze e formazione; internazionalizzazione; distribuzione e commercializzazione.
Nella tavola rotonda con alcuni imprenditori del settore, il dibattito si è quindi orientato sull’individuazione degli interventi potenzialmente più innovativi che, se sostenuti dall’azione regionale, sono in grado di innescare processi di miglioramento per fare la differenza e garantire competitività delle aziende e sostenibilità della filiera, quali ad esempio le leve per favorire il riciclo dei rifiuti tessili e l’utilizzo delle materie prime da riciclo, l’eco-design, lo sviluppo del mercato dei prodotti di seconda mano.
L’assessore Colla ha quindi annunciato l’intenzione della Regione di predisporre bandi specifici per agevolare la certificazione di processo e di prodotto della filiera e ha lanciato il programma degli approfondimenti tematici che si terranno entro metà dicembre, sulla base di una proposta definita in collaborazione con Art-ER e con il Clust-ER Create.