Appuntamenti musicali e artistici nelle città e anche “Fuori”, nei boschi, in prossimità dei laghi, sui crinali e sugli argini dei fiumi, esaltando così le peculiarità paesaggistiche e culinarie del territorio. Tutto questo è ‘Fuori-Il Festival diffuso dell’Emilia-Romagna’, promosso dalla Regione e organizzato dalla rete di Comuni, Associazioni, Pro loco ed enti locali e territoriali.che coinvolge oltre 200 località – appenniniche e di pianura – per circa 700 eventi e in cui si esibiranno 1.700 artisti. Nei fine settimana fino all’autunno, un pubblico di camminatori/spettatori incontrerà lungo itinerari quali cammini, argini, luoghi d’arte, monasteri, eremi, santuari, mulini, musicisti, narratori, artisti che si esibiranno al loro passaggio. Presentato dall’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, il progetto pilota, alla sua prima edizione, riunisce in un unico palinsesto appuntamenti culturali e produzioni originali accomunate dalla caratteristica di essere programmate fuori dai perimetri urbani e in contesti di assoluto pregio paesaggistico-naturalistico della regione. Gli eventi artistici si abbinano così alla riscoperta di luoghi apparentemente “minori”. “Con questa iniziativa che segue l’esperienza maturata con il progetto ‘Crinali’ e ‘Macinare cultura’ – spiega Felicori – si deve pensare ad un concerto non come ad una semplice esibizione artistica, ma quasi come un momento di rieducazione all’ascolto, alla lentezza, alla sua dimensione più intima. Fuori segue lo Sponz alla Pietra di Bismantova promosso da Vinicio Capossela, mentre seguirà presto Scorre, quattro concerti lungo l’asta del Po”. “Fuori – aggiunge l’assessore alla Montagna Barbara Lori – è parte di una strategia per qualificare il nostro Appennino e i suoi parchi naturali”. “E’ un turismo emergente questo dell’Appennino – conclude l’assessore al Turismo Andrea Corsini – a cui guardiamo naturalmente con attenzione, anche perché può attrarre tanti potenziali visitatori dell’Europa del Nord, soprattutto giovani”. (ANSA).