Isabella Conti ha lanciato la propria candidatura alle primarie del centrosinistra di Bologna, dove il 20 giugno sfiderà Matteo Lepore, presentando le sue ‘cartoline dal futuro’, a cominciare dall’immagine che incornicia la sede del suo quartier generale di via San Vitale, a pochi passi dalle Due Torri: un centro città molto verde, con via Indipendenza, l’arteria che collega la stazione con piazza Maggiore, che diventa un “infrastruttura verde”, con gli alberi lungo il suo corso e che si ricollega con la prima periferia.
“Non è un progetto – ha voluto precisare Conti – ma una suggestione, per dire quanto Bologna debba diventare una città più verde, più respirabile e più sostenibile”.
La sindaca di San Lazzaro, iscritta a Italia Viva, ma sostenuta anche da una parte di Pd, ha presentato alcune direttrici sulle quali intende presentare il suo programma: le politiche per le donne e per i bambini, la cura, con il potenziamento della sanità domiciliare, l’attrazione di talenti per rilanciare economia e lavoro, la dimensione europea della città. Con un occhio di riguardo al passante di Bologna, infrastruttura autostradale che sta animando il dibattito in vista delle elezioni: “è un’opera che si deve fare – ha detto – ma bisogna che il prossimo sindaco approfondisca questo progetto per capire come si può migliorare”.
Idee e proposte, ma anche una richiesta e una professione di “lealtà e correttezza” da usare come metodo politico dal giorno dopo le primarie. “Se vinco – ha detto – il mio approccio sarà armonico e conciliante, se perdo lavoreremo insieme per dare un contributo, perché giochiamo tutti nella stessa squadra