È stata inaugurata a Porta Galliera dalla vicesindaca Emily Marion Clancy, alla presenza di rappresentanti di Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e delle comunità Rom e Sinti, la targa commemorativa per i 600 anni dalla prima testimonianza dell’arrivo dei Romanì, Rom e Sinti a Bologna (1422-2022) e in Italia.
Il Comune di Bologna, in accordo con la Regione Emilia-Romagna e le associazioni Romanì, Rom e Sinti, ha collocato sotto l’arco di Porta Galliera una targa dedicata alla plurisecolare memoria di accoglienza della città e dei seicento anni trascorsi dal 18 luglio 1422, giorno in cui dalle cronache cittadine emerge che furono accolti dalle autorità comunali i “pellegrini egiziani”, oggi Romanì, Rom e Sinti, fuggiti dai Balcani. Sempre le cronache raccontano che una pellegrina partorì sotto i portici in Campo Grande, oggi piazza 8 Agosto. Il testo scelto per la targa commemorativa è quello della cronaca Rampona che, assieme alla cronaca Varignana, racconta e descrive quest’ultimo evento. Entrambe le cronache sono conservate tra i codici della Biblioteca universitaria di Bologna in via Zamboni 33-35, a Palazzo Poggi, e per il momento restano le prime testimonianze della presenza romanì in Italia.